gen1VOGLIONO VENDERE IL DNA DEI SARDI PER RIPAGARE I LORO DEBITI DI GESTIONI SOCIETARIE SCELLERATE. ECCO COME I FALLIMENTI DI SHARDNA HANNO MESSO IN LIQUIDAZIONE IL PATRIMONIO GENETICO DI 15MILA CITTADINI

Il Dna dei sardi è in liquidazione. Un patrimonio unico al mondo, dal valore inestimabile, è stato messo all’asta per ripianare i debiti della società che deteneva tutte le banche dati. 15mila cittadini sardi, che avevano donato un campione del loro patrimonio genetico in perfetta buona fede e con l’intento unico di aiutare la ricerca e lo sviluppo di nuove cure, all’improvviso hanno visto la loro donazione essere al centro di un MERCIMONIO per cui ora i campioni verranno venduti all’asta per ripianare debiti contratti da altri. gen2Così quella che poteva essere un’occasione unica per lo studio delle caratteristiche così peculiari della popolazione della nostra Isola, si è trasformata nella solita barzelletta amara in cui a farne le spese sono sempre e solo i cittadini. Gli attori principali della storia invece sono i soliti spregiudicati, che sono riusciti a far fallire egregiamente questo ennesimo progetto finanziato con SOLDI PUBBLICI. E sia chiaro che di solito di scempi noi sardi siamo abituati a vederne… ma non credevamo che si potesse scendere a questi livelli. A questo punto viene anche da pensare che questo fallimento possa essere stato, chissà, magari anche “voluto” o “pilotato” per far finire nelle mani di qualche casa farmaceutica tutto il materiale genetico… nel silenzio generale. Noi però vogliamo vederci più chiaro. Per questo mi sono recata personalmente a Perdasdefogu, dove ha sede il banco regionale genetico, per cercare dei contatti e chiedere documenti per approfondire la vicenda. Quello che per ora è certo è che tutta questa situazione è vergognosa. Il Dna non deve essere svenduto, la ricerca deve continuare! Stiamo già collaborando affinché tutto questo avvenga… ‪#‎staytuned‬!

LA STORIA DEL DNA DEI SARDI. IN BREVE
Nel 2000 nel territorio sardo dell’Ogliastra fu fondata la Shardna. Il socio di maggioranza all’epoca era Renato Soru, allora proprietario di Tiscali. Nel 2003 inizia la prima fase della ricerca che punta alla identificazione dei geni predisponenti alle malattie multifattoriali. Tutti studi resi possibili dalle caratteristiche del Dna della popolazione dell’Ogliastra: antichità, crescita demografica lenta, isolamento e endogamia. Nel 2009 Soru vende Shardna che finisce nelle mani della Fondazione San Raffaele. Da lì il declino con passaggi su passaggi societari e, infine, la situazione attuale.
Finché le cose non saranno chiare, noi saremo al fianco di questi cittadini che hanno donato senza sapere che i loro materiali genetici sarebbero stati le carte sul tavolo di un gioco di affari!

 

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