Un deposito di bauxite a cielo aperto a pochi metri dal centro abitato: Eurallumina e istituzioni diano risposte ai sardi!
A PORTOSCUSO (SULCIS/SARDEGNA) HO SCOPERTO UN INGENTE DEPOSITO DI BAUXITE A CIELO APERTO, A 200 METRI DALLE ABITAZIONI. DOPO ANNI DI COLPEVOLE SILENZIO, EURALLUMINA S.P.A. E ISTITUZIONI DIANO AI CITTADINI SARDI LE RISPOSTE CHE MERITANO
A duecento metri dal centro abitato di Portoscuso, nel Sulcis, c’è un deposito di bauxite, materiale molto polveroso e, come già certificato da studi scientifici internazionali accreditati, POTENZIALMENTE RESPONSABILE DI PATOLOGIE RESPIRATORIE. Il materiale si trova dentro il piazzale della fabbrica Eurallumina, ferma da circa sette anni. Considerato che lo stesso Assessorato regionale all’ambiente, lo SVA, ha posto come prescrizione alla società Eurallumina di fornire una caratterizzazione chimico-fisica comprensiva di test di cessione della bauxite, che si prevede di utilizzare nel futuro nell’impianto, e considerato che in letteratura esiste la potenziale presenza e relativo timore di elementi radioattivi, si denuncia la presunzione di pericolo nei confronti dei cittadini residenti nell’area adiacente a circa 200 metri di distanza.
La realtà che ho constatato durante il sopralluogo di ieri pomeriggio nella zona è sconcertante: un ingente deposito di quel materiale lasciato esposto al vento per anni, da quando cioè l’Eurallumina ha cessato la sua produzione. IL TUTTO A POCHISSIMI METRI DALLE ABITAZIONI. Proprio pochi giorni fa, la consulenza tecnica commissionata dalla magistratura che ha messo sotto processo i vertici dell’azienda che produceva allumina in Sardegna aveva confermato i nostri timori sulla pericolosità del bacino di fanghi rossi che si trova lungo la costa: l’enorme massa di rifiuti è una fucina di veleni che avrà effetti sulle falde acquifere e sull’ambiente per i prossimi 300 anni. Una verità che ci è stata negata, un affare che hanno sempre voluto tenerci nascosto.
Ora COSA INTENDONO FARE LE ISTITUZIONI?
La posizione dei dirigenti di Eurallumina è assicurata alle indagini della magistratura e, a quanto risulta, si aggrava man mano che vengono acquisite le prove, ma adesso lo Stato e la nostra Regione sanno darci spiegazioni sulla regolarità di questo ulteriore deposito situato in prossimità del centro abitato?
SI INTENDE FARE QUALCOSA PER METTERE IN SICUREZZA L’AREA IN QUESTIONE? Quello che è certo è che la salute dei cittadini sardi non può più essere messa all’ultimo posto. Quello che è certo è che non resteremo ancora a guardare, a fare finta che non ci siano collegamenti tra le patologie tumorali diffuse tra gli abitanti della zona e la presenza dei vari rifiuti sparsi nel territorio. Al contrario, ho fatto quello che fino a oggi nessuno ha osato fare per interessi che poco hanno a che fare con la tutela della salute: ho presentato un esposto al Nucleo Operativo Ambientale dei Carabinieri (NOE) chiedendo alle autorità preposte di effettuare immediatamente i rilievi necessari a capire la pericolosità eventuale di questo deposito di materiale denominato bauxite.
Grazie a tutti i ragazzi e le ragazze del Cagliaritano e del Sulcis, dell’ Ogliastra, del Nuorese, del Sassarese, del Campidano, dell’ Oristanese, della Gallura e La Maddalena; grazie a Paola, Samuele, Francesco, Michele, Marco, Fabio, Monica, Alex, Angela, Cesare, Leonardo, Stefania, Roby, Daria, Daniele, Maurilio, Fabrizio, Marina, Maria, Stefano, Nicola, Antonio, Osvaldo, Luciano, Mauro, Nino, Sofia, Luca, Sean, Renato, Savino, Gianni, Massimo, Gianluca, Renato, Desirè, Cristian, Simone, Debby, Angelo Cr, e tanti, tanti altri che, con il loro prezioso tempo e sostegno hanno collaborato con me per migliorare la Sardegna.