Villacidro1VILLACIDRO: TUTTE LE RAGIONI DEL NO ALLA DISCARICA

Dopo la mia ispezione alla discarica di Villacidro voglio riportarvi le ragioni del NO a questo impianto, così come viene gestito oggi. Nonostante un apparente “ordine” all’interno del sito di smaltimento, ciò che allarma chi vive, produce e consuma in quelle zone, sono le reali intenzioni di chi a livello politico e aziendale ha la responsabilità di questa discarica. QUATTRO infatti sono i punti dolenti che mi sono stati segnalati dai cittadini e che riguardano questo impianto. TUTTI ci parlano di una scarsissima – se non del tutto assente – attenzione per l’economia locale, l’ambiente e lo stato di salute dei cittadini. Per OGNUNO, il mio impegno a risolverli anche in via istituzionale. Ma andiamo con ordine e vediamo nel dettaglio cos’è che non va:Villacidro21
1) Manca del tutto la Valutazione di incidenza ambientale per il progetto di ampliamento della discarica. Inoltre l’area in cui la discarica si trova e sulla quale si espanderà è vicina a un Sito di interesse Comunitario, perciò sottoposto a particolari vincoli ambientali che DEVONO essere rispettati. Un elemento del quale Villaservice non sembra tenere conto, avendo dichiarato che “non vi sono emergenze ecosistemiche di pregio nelle aree circostanti”.
Villacidro122) La valutazione fatta da Villaservice IGNORA le caratteristiche produttive del territorio circostante la discarica. Si tratta di terreni ad altissima vocazione agroalimentare in cui da anni decine di aziende producono le nostre eccellenze Dop, Doc, Igt per le quali dal primo giorno del mio mandato in Europa mi batto al fianco dei cittadini. I danni che un ampliamento indiscriminato della discarica potrebbe portare ad agricoltori e imprese, potrebbero essere devastanti e pregiudicare la nostra economia.
Villacidro113) Manca l’ALTERNATIVA ZERO. Significa che Villaservice non ha minimamente preso in considerazione scenari alternativi a quello dello smaltimento tradizionale dei rifiuti. Non lo fa a torto, poiché i nuovi sistemi di trattamento “a freddo” dei rifiuti, uniti a una maggiore attenzione alla differenziata, permetterebbero non solo un impatto meno violento su ambiente e salute ma ANCHE minori costi per lo smaltimento.
4) Non risultano, dal progetto della società, studi o monitoraggi sulla relazione tra esposizione a fattori cancerogeni e insorgenza di neoplasie maligne. Malattie che si manifestano a distanza di molti anni dal rischio.
Villacidro19Queste le ragioni del NO. Ragioni di buon senso e basta. Avvalorate da altri tre fattori: il recente aumento della tassa regionale sui rifiuti per i cittadini sardi, una procedura di infrazione per lo smaltimento di rifiuti a carico del nostro Paese tutt’ora pendente e la TOTALE assenza di un nuovo piano per la gestione di rifiuti della Regione Sardegna. Eppure le alternative CI SONO e le soluzioni per evitare l’ennesima vergogna i cittadini le hanno già. Fino ad oggi non hanno avuto udienza… ma questa volta dovranno ascoltarci!

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