Troppo poco dall’Ue per l’agricoltura. Le mie critiche al commissario Hogan
In questi giorni l’Europa ha deciso quali saranno le nuove misure contro la crisi del settore agricolo e lattiero-caseario: Un pacchetto complessivo da 500 milioni di euro, di cui 150 destinati agli operatori del latte. Phil Hogan, riferendo in Parlamento sulle decisioni adottate, ha raccolto molte critiche. Fra queste anche la nostra. Continuare a lavorare sull’emergenza non risolverà i problemi degli operatori del settore. Qullo che serve è maggiore tutela delle nostre eccellenze e una riforma della PAC (Politica Agricola Comune) che sia specchio della voce dei cittadini! Ma ecco il video e il testo di quello che ho detto al Commissario in Aula a Bruxelles:
“Commissario, Colleghi
Accogliamo con favore l’annuncio dello stanziamento di una ulteriore somma per aiutare il settore agricolo in crisi e in particolare il lattiero-caseario.
Apprezziamo che il Commissario abbia tenuto conto delle esigenze e delle proteste di quanti, piccoli e medi produttori, si trovano ormai da tempo in una condizione difficile.
Tuttavia si tratta del terzo intervento di urgenza messo in piedi dal 2014. Non sarebbe il caso di lavorare per un intervento strutturale che risolva la crisi del settore?
L’erogazione di fondi a singhiozzo potrebbe non bastare più.
Signor commissario, colleghi, se non efficacie, questa PAC va cambiata. E il modo migliore per farlo sarebbe coinvolgere direttamente società civile, agricoltori e operatori dei settori per fare in modo che al processo decisionale partecipino anche i diretti interessati.
Vi invito inoltre a riflettere sui possibili rischi a cui ci esponiamo nella eventualità della conclusione del TTIP. Il settore agricolo è già abbastanza indebolito, dare il via libera all’accordo con gli Stati Uniti non farebbe che assestare un nuovo colpo a un comparto già in crisi. Riflettiamo oggi su errori che potremmo commettere domani e dai quali rischiamo di non poter più tornare indietro”.
In autunno organizzeremo una serie di eventi sul tema invitando i professionisti del settore provenienti da tutta la Sardegna. Con loro discuteremo di quanto si è deciso in questi giorni a Bruxelles e delle soluzioni da trovare per mettere fine a una crisi che sta durando fin troppo! Vogliamo che la politica agricola europea sia specchio e voce dei cittadini, perché conta più delle teorie che si formulano in questi grigi palazzi. Lo ricorderemo a chi di dovere! #staytuned