Su Zika l’Europa deve informare di più i cittadini. E agire, prima che sia tardi
L’ALLARME DELL’OMS SUL VIRUS ZIKA: COSA STA FACENDO L’EUROPA? HO CHIESTO ALLA COMMISSIONE PIÙ PREVENZIONE E INFORMAZIONE PER I CITTADINI EUROPEI, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI
Quattromila casi nel solo Brasile sono troppi perché l’Europa se ne disinteressi. La Commissione Europea, in particolar modo dopo l’allarme lanciato ieri dall’#Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), deve subito informare i cittadini su cosa si sta facendo in ambito europeo per contenere i rischi del virus #Zika e dare conto di quali siano le misure specifiche allo studio. E’ per questo motivo che ho presentato un’interrogazione a Bruxelles affinché la macchina della prevenzione si attivi il più celermente possibile, dando ai cittadini europei le risposte che meritano. Almeno finché la situazione è ancora “sotto controllo”. Zika infatti è già sbarcato nel nostro Continente e ha colpito anche in Europa: tre casi in Gran Bretagna, quattro in Italia e due in Spagna. Sottovalutare i rischi del virus è un lusso che non possiamo e non dobbiamo permetterci. Negli Stati Uniti, ad esempio, i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie hanno già sconsigliato alle donne incinte di andare nei Paesi in cui ci sono focolai d’infezione poiché vi è il sospetto che fra le conseguenze della malattia ci sia la malformazione del feto. Nessuna misura analoga, al momento, è stata ancora presa da Bruxelles. L’Europa faccia il suo dovere e tutto quanto è nei suoi poteri per informare i suoi cittadini e tutelare la salute di tutti!