poetto1FANNO DANNI OVUNQUE, ANCHE A BORDO SPIAGGIA. E POI CI METTONO UNA TOPPA! COMPLIMENTI VIVISSIMI AI POLITICANTI SARDI, CHE NON SI SMENTISCONO PROPRIO MAI!

E’ una delle più famose e tipiche spiagge della Sardegna. Il Poetto, una lingua di sabbia che si estende per 8 km lungo la costa della città di Cagliari, è al centro di uno scandalo che, guarda un po’, coinvolge imprese private e un’amministrazione (quella provinciale) che sono riuscite a gestire in modo vergognoso risorse economiche pubbliche anche sul ripascimento del lido. E’ di ieri la notizia che con una transazione in sede di procedimento civile le ditte private che si occuparono dei lavori (poco e male, guadagnando tanto) hanno rimborsato alla provincia seicentomila euro, chiudendo così la questione. Ma facciamo un passo indietro. Come andarono le cose? Dieci anni fa la Provincia di Cagliari, guidata dall’allora presidente Sandro Balletto, diede il via libera al ripascimento della spiaggia cagliaritana. Le cose però non andarono per il verso giusto: la draga Antigoon, ancorata a qualche centinaio di metri dalla battigia, pescò sabbia grigia e la riversò sull’arenile, cancellando così la rena bianca tipica della “Spiaggia dei centomila” e compromettendo una volta per sempre quello che non era soltanto un miracolo paesaggistico, ma un vero e proprio patrimonio di TUTTI i cittadini, sardi e non.

poetto2Due anni fa l’ex presidente della Provincia e tutta la cricca degli inefficienti fu chiamata a rispondere e fu obbligata al risarcimento di questo pasticcio per danni da centinaia di migliaia di euro. Da ieri, con l’ultima delle puntate di questa saga del ridicolo, una transazione economica sembra aver cancellato con un colpo di spugna responsabilità, colpe e inadeguatezza di tutti coloro che PER LUCRARE SUL RIFACIMENTO DI BENI PUBBLICI, hanno trasformato irrimediabilmente il Poetto in un lido che oggi è fatto di pietre e sabbia grigia. I segni del modo di fare scellerato di questi politicanti da strapazzo e delle aziende che curarono i lavori purtroppo resteranno, indelebili come il ricordo di una spiaggia che non sarà mai più come prima. Però per noi resterà anche dell’altro, e pedissequamente lo ricorderemo alla combriccola degli affaristi incapaci: è la VERGOGNA che non hanno, ma che TUTTI possono vedere!

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