DiscaricaOlbiaIN DECINE DI COMUNI DELLA GALLURA L’ARIA E’ IRRESPIRABILE. LA MIA INTERROGAZIONE ALLA COMMISSIONE EUROPEA PER METTERE IN CHIARO CHE LA NOSTRA ISOLA NON E’ UNA DISCARICA! VISTO CHE I RESPONSABILI DI QUESTO SCEMPIO NON VOGLIONO FARE I CONTI COI CITTADINI, DA OGGI DOVRANNO FARLI CON L’EUROPA

Patologie respiratorie, tumori e aria irrespirabile. Da anni i cittadini residenti nelle frazioni vicine alla discarica di Spiritu Santu combattono la battaglia per la messa in sicurezza e la bonifica del sito. Un centro di raccolta di rifiuti che ha esaurito la sua capacità di stoccaggio già dal 2006. E che proprio da quella data opera in perenne stato di proroga, ricevendo rifiuti per quantità a dir poco esorbitanti rispetto al consentito. Fino a oggi nessuno dal Cipnes (il Consorzio industriale che si occupa della gestione della discarica) ha ascoltato le lamentele dei comitati civici di Olbia che si sono riuniti per cercare di sanare questa situazione gravissima, ma soprattutto pericolosa in termini di danni arrecati alla salute dei cittadini che risiedono nella zona. Senza considerare i danni al turismo, che specie nella stagione estiva rappresenta linfa vitale e motore economico per l’intera area del gallurese. DiscaricaIstanza

Vista la lentezza e la totale noncuranza dimostrata ancora una volta dagli efficientissimi (a farsi gli affari propri!) politicanti della Regione Sardegna, ho chiesto con un’istanza alla Commissione europea di fare luce su questo sito e di verificare se la costante pratica di ampliare il quantitativo massimo di rifiuti da parte dell’amministrazione pubblica sia conforme alla direttiva europea sui rifiuti o se invece, come pensiamo noi del M5S, non lo sia affatto. In quest’ultimo caso pretenderemo non soltanto l’immediata messa in sicurezza di Spiritu Santu, ma anche che chi ha danneggiato i cittadini per tutto questo tempo venga messo di fronte alle proprie responsabilità!

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