SARROCH_ISPEZIONE ALLA RAFFINERIA SARAS S.P.A. – LO STRANO CASO DELLE CENTRALINE

Durante l’ultimo sopralluogo alla SARAS S.P.A., una delle più grandi raffinerie d’Europa, effettuato il 21 novembre 2015 alle 11.00 pm circa, ho voluto verificare quale fosse lo stato delle centraline che dovrebbero misurare la qualità dell’aria intorno alla zona di Sarroch e di cui vi mostro le immagini.
Durante la mia ispezione fatta dopo una richiesta di aiuto da parte dei cittadini della zona, inoltre ho effettuato rilievi fotografici anche alle enormi ciminiere che ogni notte emanano fumi “insoliti”.
Come sappiamo, l’Arpas è l’organo della Regione deputato alla valutazione delle problematiche connesse alla salubrità dell’ambiente e quindi anche alla eventuale segnalazione delle criticità che potrebbero in qualche modo avere effetti negativi sulla salute dei cittadini.
Ebbene, CI SEMBRA MOLTO STRANO che fino ad oggi nessun allarme sia stato sollevato sulle ripercussioni che le lavorazioni della raffineria hanno prodotto sul territorio limitrofo alla Saras. Saremmo molto curiosi di sapere infatti come si è trasformata, negli anni, questa parte della nostra Isola.
PERCHE’ A LIVELLO “UFFICIALE” TUTTO TACE?
E’ una domanda che pongo io in qualità di portavoce e componente della Commissione Ambiente a livello europeo, ma è soprattutto quello che si chiede chi a Sarroch ci vive ogni giorno. Se lo domanda chi consuma quotidianamente i prodotti della terra e del mare… chi respira la stessa aria nella quale finiscono i fumi “insoliti” della Saras.
Certo sarà facile per i detrattori, sempre in prima fila e con in tasca l’arma del solito ricatto alla cittadinanza “salute in cambio di posti di lavoro”, parlare di “farneticazioni”. Peccato però che sia stato lo stesso Registro Europeo delle Emissioni ad aver CERTIFICATO un PREOCCUPANTE PEGGIORAMENTO della qualità dell’aria a Sarroch, in particolar modo fra il 2010 e il 2013 (http://www.legambiente.it/…/legambiente-incontra-i-dirigent…).