ISDS1ISDS4CON IL TTIP ARRIVERANNO MAGGIORI TUTELE PER I CITTADINI? NO! PER LE GRANDI LOBBY! UN TRIBUNALE APPOSITO VERRA’ ISTITUITO PER GARANTIRE ALLE MULTINAZIONALI IL MASSIMO DEL PROFITTO. IL CASO PHILIP MORRIS IN AUSTRALIA E QUELLO CANADESE

Il ‪#‎Ttip‬ non è soltanto la creazione di un’enorme area di libero scambio Usa-Ue che prevede l’abolizione delle barriere non tariffarie (con relativa messa a rischio di standard di salute e sicurezza europei). Il Ttip significa anche perdita di sovranità degli Stati in favore della conquista del potere da parte delle multinazionali. Un sistema che si esprime con una sigla: ‪#‎ISDS‬. Di cosa si tratta? Di uno strumento che istituisce dei tribunali commerciali appositi per la tutela degli investimenti internazionali dei grandi colossi d’impresa da trattamenti “ingiusti” che lo Stato in cui l’azienda mette radici e commercia i propri prodotti riserva loro. In buona sostanza, con l’ISDS le multinazionali potranno fare causa agli Stati, scavalcando qualunque altro tipo di giurisdizione.
Risultato: gli investimenti (e in particolare il profitto e gli interessi privati di pochi) verranno stratutelati, e a farne le spese saranno la sicurezza alimentare dei cittadini e la protezione del benessere di animali e ambiente, solo per citarne alcune. Non stiamo parlando purtroppo di esempi astratti, ma di fatti già accaduti (dal momento che la clausola ISDS viene già applicata in altri trattati di libero scambio e di commercio internazionale).
Un caso, molto famoso, è quello di una nota multinazionale del tabacco che ha trascinato in giudizio l’Australia per un presunto danno arrecato al prodotto dalla politica di sanità pubblica del Paese, il quale ha imposto la vendita di sigarette in pacchetti senza scritte e con avvertenze circa i danni potenzialmente provocati dal prodotto ai consumatori. Da brividi poi il caso del Canada, portato in giudizio da una multinazionale del farmaco per aver cercato di abbassare il prezzo di un medicinale (si chiama SOLIRIS e serve per la cura di alcuni rarissimi tipi di anomalie del sangue) fra i più costosi al mondo. Quando parliamo di TTIP e di ISDS, non dobbiamo commettere la leggerezza di ignorare le insidie che queste due sigle, apparentemente innocenti, nascondono. Quando pensiamo agli scenari – più che possibili, oserei dire certi! – che potrebbero scaturire dalla conclusione di questo accordo Usa-Ue, dobbiamo farci tutti quanti una domanda: vogliamo far vivere i nostri figli in un mondo in cui la prevalenza verrà data agli interessi economici e a quelli delle lobby, anziché ai cittadini?
Per me la risposta è tanto semplice quanto netta e irrevocabile, e la farò sentire anche domani nel corso del primo degli incontri ufficiali a Washington: ‪#‎STOPTTIP‬!

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