ay143 RAGAZZI SCOMPARSI AD AYOTZINAPA (MESSICO): L’IMPEGNO DELLE ONG E DEGLI ESPERTI CONTRO IL MURO DI OMERTA’ DELLE ISTITUZIONI DEL PAESE

In Messico un Gruppo Interdisciplinare di Esperti Indipendenti (GIEI) sta cercando di fare luce sulla scomparsa dei 43 studenti dal villaggio rurale di Ayotzinapa, avvenuta nella tragica notte del 26 settembre 2014. Le indagini – come dichiarato anche dalla Democrazia delle Americhe – sono ad una fase intermedia e proprio adesso necessiterebbero dell’appoggio del governo federale per essere chiuse. Lo stesso governo però ha mostrato fino a oggi incongruenze sia per la gestione poco limpida della vicenda, sia per non aver difeso il lavoro degli esperti da una campagna diffamatoria che li ha colpiti a pochi mesi dalla scadenza del loro mandato (aprile 2016).
ay2Gli esperti del GIEI (sostenuti da molte Ong fra cui l’OEA, che chiede l’apertura dell’indagine a livello internazionale) rifiutano dall’inizio la teoria “ufficiale” secondo la quale i resti dei 43 ragazzi di Ayotzinapa sarebbero stati bruciati e gettati nell’immondizia e si stanno scontrando con un muro di omertà e ostruzionismo. Lo riporta la stampa locale messicana, ma se ne è parlato anche durante l’incontro che ho avuto con un alto funzionario dell’Ambasciata italiana qui a Città del Messico dove mi trovo per una missione ufficiale. Motivo principale di questo “muro”, sarebbe la nuova linea di investigazione proposta dagli esperti – e suggerita dall’associazione dei genitori delle 43 vittime – che vogliono procedere all’interrogatorio dei militari dell’esercito messicano. Ma l’esercito non vuole parlare. Perché? Perché questo potrebbe portare non solo alla riapertura di altre decine e centinaia di casi di “sparizioni ” rimaste “insolute”, ma anche e soprattutto coinvolgere qualche alto esponente del governo. Che sa bene, come sanno anche i militari, che in Messico la metà delle esportazioni di droghe come l’eroina passa da Iguala… e che il sistema di trasporto preferito è quello terrestre che sfrutta le compagnie di linea. Compagnie come quella del bus su cui viaggiavano i 43 incolpevoli ragazzi quella notte del 2014. Un anno fa, di fronte al Senato messicano, denunciavo la farsa del governo federale che aveva propinato a me e agli altri componenti della Delegazione parlamentare un video in cui si dava una ricostruzione ridicola della scomparsa degli studenti (http://regeneracion.mx/giulia-moi-eurodiputada-pone-en-rid…/). Forse anche da quel gesto pubblico, che ebbe molta risonanza nel Paese, si sono accese e risvegliate le coscienze di molti. Del resto gli occhi dei genitori di quei ragazzi scomparsi chissà dove, chissà come, le loro voci spezzate dal pianto e la forza con la quale stanno cercando in tutti i modi di conoscere la verità, non possono essere ignorati. Allora portai la loro voce in un’Aula affollata di ipocrisia. Questa volta farò lo stesso, perché per tutelare i diritti umani serve dare voce alle vittime, serve VERITA’!

https://m.youtube.com/watch?v=ro_7kC7SdR8

http://regeneracion.mx/giulia-moi-eurodiputada-pone-en-rid…/

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