I militari sanno qualcosa sui 43 desaparecidos di Ayotzinapa. La mia richiesta al governo messicano
LA TESTIMONIANZA DEI MILITARI: QUESTO È QUELLO CHE ANCORA MANCA PER COMPLETARE LE INDAGINI SUI 43 STUDENTI DI AYOTZINAPA. IL MIO APPELLO AL GOVERNO MESSICANO NELL’AULA DEL SENATO
Un report appena uscito che sconfessa la versione del governo messicano sulla scomparsa dei 43 studenti di Ayotzinapa. Tre indagini di esperti indipendenti che negano che in una notte di settembre di due anni fa, decine di ragazzi a bordo di un pulman di linea sulla tratta di Iguala, siano scomparsi in un rogo acceso da chissà chi e per ignoti motivi. Quello che però servirebbe per RISOLVERE il caso dei desaparecidos di Ayotzinapa, sono le testimonianze dei militari del 27esimo Battaglione, presenti a Iguala quando i ragazzi sparirono nel nulla. Lo chiedono gli esperti indipendenti che conducono le indagini, lo chiedono i genitori degli scomparsi. L’ho chiesto io, che per portare la loro voce dove altrimenti mai arriverebbe, nel corso della seduta nel Senato messicano alla quale abbiamo preso parte come Delegazione europea, ai senatori ho domandato: “Perché il governo di Enrique Peña Nieto non consente un’indagine sui membri dell’esercito che potrebbero essere coinvolti nella scomparsa di 43 studenti Ayotzinapa? E come è possibile che il governo messicano non abbia mosso un dito contro la recente campagna di diffamazione contro i membri del gruppo interdisciplinare di esperti indipendenti della Commissione Inter-Americana sui Diritti Umani che sta cercando di arrivare alla verità sul caso?”.
In questi giorni, sui giornali messicani, si parla molto di una riforma – fortemente richiesta dai cittadini – che sarebbe allo studio del governo e che prevede l’inasprimento delle sanzioni e un maggiore controllo sul sistema militare e di polizia. Questo perché nel Messico dei diritti violati, spesso sono proprio gli uomini in divisa a macchiarsi dei peggiori crimini. MAI PUNITI, ovviamente. Forse la reticenza del governo sulla raccolta delle testimonianze del 27esimo battaglione nel caso Ayotzinapa si spiega così: mettere il naso nelle dinamiche militari, apre un varco per la punibilità di personaggi che, forse per collusioni politiche, forse per collusione coi narcos, o forse per entrambi i motivi, fino a oggi col silenzio hanno contribuito attivamente a tenere nascosta la verità.