Emergenza Agricoltura Lattiero-Caseario: attuazione degli atti delegati per lo stanziamento di nuovi fondi europei
EMERGENZA AGRICOLTURA LATTIERO-CASEARIO: ATTUAZIONE DEGLI ATTI DELEGATI PER LO STANZIAMENTO DI NUOVI FONDI EUROPEI
Ieri pomeriggio nella Commissione per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale abbiamo discusso degli atti delegati (si tratta di atti “non ordinari”, per i quali Parlamento e Consiglio delegano alla Commissione il potere di adottare modifiche non essenziali ad atti legislativi) relativi al pacchetto-latte già annunciato dal Commissario Phil Hogan lo scorso 18 luglio qui a Bruxelles. Le nuove misure dell’Ue nel settore lattiero-caseario dovrebbero essere finalizzate ad alleviare la crisi del mercato che sta colpendo piccoli e medi produttori di mezza Europa ormai da troppo tempo. Gli atti discussi ieri in Aula sono tre e riguardano rispettivamente:
LATTE IN POLVERE. Le politiche sul latte scremato in polvere per cui l’intervento pubblico, in scadenza a fine settembre di quest’anno, è stato prorogato fino al 30 settembre del 2017.
RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE DEL LATTE. Le politiche per la riduzione della produzione del latte e gli incentivi diretti, per cui Bruxelles ha stanziato 150 milioni di euro.
STANZIAMENTI DISTRIBUITI TRA GLI STATI MEMBRI. Lo stanziamento di 350 milioni con cui gli Stati membri, con dotazioni a ciò predispose, potranno ulteriormente stimolare il settore del latte e quello agricolo, a livello nazionale, con misure aggiuntive.
Tutti questi provvedimenti sono potenzialmente mirati alla stabilizzazione del mercato, ma come già ebbi modo di dire in Aula a Hogan a luglio, sono tutti irrimediabilmente “provvisori” e talvolta “incompleti”.
LA TEMPISTICA. Lo schema predisposto per realizzare l’obiettivo entrerà in vigore da metà settembre e sarà immediatamente applicabile. Ma, ad esempio, l’impegno europeo di pagare ai produttori 14 centesimi per litro di latte “non prodotto” potrebbe non bastare.
I PAGAMENTI DIRETTI. E ancora: i pagamenti diretti erogati a livello nazionale senza alcun controllo, aiuteranno davvero chi con impegno e fatica cerca di essere presente in modo onesto nel settore, o piuttosto favoriranno la dispersione di fondi e risorse che finiscono nelle tasche sbagliate?
COSA È NECESSARIO CHE FACCIA L’EUROPA. L’Europa deve dare anzitutto risposte a queste domande, e la sua strategia deve essere STRUTTURALE e MIRATA, anziché limitarsi alla gestione dell’emergenza o alla concessione di infinite proroghe sugli aiuti che rischiano di disperdersi. Non possiamo permettere ancora una volta che Bruxelles abbia uno sguardo miope sul futuro di una risorsa così importante, soprattutto per la nostra produzione nazionale e per quella, celebre in tutto il mondo, della nostra meravigliosa Isola!