studIeri a Strasburgo per me è stata una giornata veramente importante: alcuni studenti universitari della Sardegna, assieme ai loro professori, e grazie ai loro soli sforzi, hanno avuto la possibilità di visitare le sedi delle istituzioni europee e di confrontarsi con funzionari ed eurodeputati. Un’esperienza che loro hanno considerato un privilegio e un onore, ma che è stata la stessa cosa per me, che sono entrata a far parte di questa istituzione proprio grazie alla fiducia dei cittadini e di quanti hanno creduto nel progetto che stiamo portando avanti qui a Bruxelles. Ho sempre creduto che i giovani dovessero essere il primo datore di lavoro di chiunque si trovi a ricoprire ruoli istituzionali per cui si è tenuti a “decidere” oggi su questioni che cambieranno o disegneranno in un modo o in un altro il futuro di tutti. A questi ragazzi ho voluto ricordare l’importanza delle esperienze all’estero, li ho incoraggiati ad aprirsi al mondo, alle sue diverse culture, ad imparare le lingue per poter poi diventare a pieno titolo cittadini d’Europa. Ho parlato con loro del mio percorso, di quando avevo la loro età e di quanto la determinazione e l’impegno siano stati fondamentali per raggiungere i traguardi a cui sono arrivata. Anzitutto come persona, poi come cittadina entrata a far parte del Parlamento europeo. Ho letto un entusiasmo contagioso nei loro occhi pieni di speranza. Di questa stessa speranza dovremmo tutti farci carico, ogni giorno. E’ l’unico modo che abbiamo per cambiare davvero le cose e renderle migliori.

Un ringraziamento e tutti i miei complimenti per il lavoro svolto con gli studenti vanno ai professori e gli assistenti che hanno accompagnato oggi i ragazzi al Parlamento europeo di Strasburgo: Carlo Pala, Gabriella Ferranti, Fabrizio Mureddu e Cristina Carta.

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