ag1FONDI EUROPEI ALL’AGRICOLTURA, IERI LA VOCE DI CITTADINI E OPERATORI DEL SETTORE AGRICOLO E’ ARRIVATA ALLE ORECCHIE DELL’EUROPA

Ieri sera a Strasburgo la Commissione AGRI si è riunita per discutere della Politica Agricola Comune (PAC) e degli strumenti per ridurre la volatilità dei prezzi nei mercati agricoli europei. Sulla scorta del dialogo fruttuoso che ho avviato da tempo con gli operatori del settore e forte delle loro istanze, nel mio intervento in Aula ho voluto porre l’accento sulle problematiche più urgenti alle quali l’Europa dovrebbe rispondere con soluzioni immediate, anziché a parole.

ag2“E’ sotto gli occhi di tutti ed è ancora più evidente nelle tasche dei nostri agricoltori che la volatilità dei prezzi rappresenta, ameno da dieci anni a questa parte, uno dei rischi maggiori per la prosecuzione delle attività agricole in Europa.
Globalizzazione del mercato, misure politiche come l’embargo russo e i fattori naturali che per definizione sfuggono al controllo degli operatori, hanno consegnato ancora più incertezze a questo settore. Ma anche l’Europa fino ad oggi si è mostrata miope.
La PAC, nonostante le riforme, non sta dando ancora i frutti sperati. Gli stessi operatori del settore lattiero-caseario, nell’audizione straordinaria che abbiamo avuto a Bruxelles meno di due settimane fa, ne hanno lamentato la scarsa efficacia e hanno fatto previsioni di risultati che arriveranno probabilmente solo nel 2020.
Nel frattempo non possiamo aspettare. I nostri agricoltori non possono più farlo. Se vogliamo veramente scongiurare il pericolo che questa crisi ci sfugga di mano, al centro della politica agricola comune occorre mettere la gestione dei rischi legati alla volatilità dei prezzi, garantire l’applicazione omogenea delle misure in tutti gli Stati membri e dare maggiore trasparenza ad agricoltori e consumatori con strumenti nuovi e più accessibili.
Inoltre l’accesso ai fondi dovrebbe essere controllato meglio perché è fonte di grandi truffe da parte della criminalità organizzata (tipo la mafia in Italia) a discapito di chi ne ha veramente bisogno”.

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