21740256_870388833123441_747597384863080483_nFin dai primi mesi del mio mandato andai a ispezionare a marzo del 2015, non senza difficoltà di accesso, il sito industriale della Syndial (ENI), a Porto Torres. Nonostante le resistenze incontrate all’ingresso e tutti gli ostacoli messi ad impedire che qualcuno potesse arrivare alla verità, riuscii ad entrare nell’area. Camminai per 8 km in un panorama desolante, mentre l’aria era IRRESPIRABILE. Quel sopralluogo mi sembrò DOVEROSO: volevo tenere alto il fiato sul collo dei soliti noti e rendermi conto coi miei occhi di una situazione che da troppo tempo i cittadini sardi erano costretti a subire, nel vergognoso silenzio delle istituzioni.21740613_870388846456773_7507462396721117636_n

Per fare in modo che qualcosa si muovesse, sul caso allertai anche Bruxelles denunciando alla Commissione, tramite istanze, un disastro ambientale che in anni di inerzia della Regione – che sarebbe meglio definire “latitanza”! – aveva già prodotto gravissimi danni alla salute del territorio e a quella dei cittadini.

Pochi mesi dopo le mie denunce arrivarono, con l’inchiesta della magistratura, anche i sigilli sui terreni contaminati.

21730825_870388953123429_606709569473166376_nBONIFICHE: Ora, è notizia di questi giorni, A DISTANZA DI 10 ANNI inizieranno finalmente i lavori di ripristino delle condizioni ambientali nell’area e le relative bonifiche. Sarebbe bene ricordare a chi di dovere che “Chi inquina paga” è un principio sacrosanto, ma in certi casi – e il caso Syndial è solo un esempio! – è OBBLIGATORIO FARLO IN FRETTA!

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