Post ArmiDAI PORTI DELLA SARDEGNA PARTONO ARMI ED ESPLOSIVI VERSO L’ARABIA SAUDITA. L’IPOCRISIA DEI GOVERNANTI CONTINUA A COPRIRE IL BUSINESS DEGLI AFFARISTI CHE GIOCANO CON LE VITE UMANE!

In questi giorni di tragedia e sgomento, dopo l’ultimo attentato che ha colpito Parigi, sentiamo giustamente un gran parlare di terrorismo. E sempre in questi giorni, sentiamo i nostri capi di governo usare molto la parola “guerra”. Ma ci siamo mai domandati CHI supporta le guerre attraverso la vendita delle armi a Paesi come Arabia Saudita, Kuwait e Qatar, solo per fare alcuni esempi? Altra domanda: nessuno si è mai chiesto COME possano le armi finire improvvisamente nelle mani dei terroristi e soprattutto quale sia il loro tramite? Quel che è certo è che nelle stanze dei bottoni la risposta la conoscono, e bene. E non ce la vogliono dire, perché tutto ruota attorno agli affari e un enorme giro di denaro. L’Italia per esempio, e in particolare la Sardegna, continua ad esportare enormi carichi di armi ed esplosivi soprattutto verso l’Arabia Saudita. Uno dei tanti casi? La Rwm Italia Spa, succursale italiana del colosso tedesco dell’industria pesante Rheinmetall. Questo lo schema dunque: le armi le pensiamo in Germania, le facciamo produrre in Italia, le facciamo partire dalla Sardegna verso i Paesi del Medioriente. Da quel momento in poi i soldi sono finiti già nelle tasche in cui dovevano finire, e del resto se ne “perde” traccia. Proprio come se non fosse affar nostro. In tutta questa inquietante vicenda, paradossale è leggere il dettaglio del codice etico dell’azienda italiana Rwm che produce le armi che partono dal porto di Cagliari. Ne riporto qui testualmente una parte, giusto perché ve ne facciate un’idea: “L’azienda si impegna ad astenersi dall’intrattenere rapporti di qualsiasi natura con soggetti o gruppi che operino con finalità di terrorismo (sono considerate condotte con finalità di terrorismo quelle che possano arrecare grave danno ad un Paese o ad un’organizzazione internazionale, compiute allo scopo di intimidire a compiere o ad astenersi dal compiere un qualsiasi atto o allo scopo di destabilizzare o distruggere le strutture politiche fondamentali, costituzionali, economiche e sociali di un paese o di un’organizzazione internazionale)”.

Anche un bambino capirebbe che queste parole sono un proforma per salvare la faccia e nascondere quella che è la realtà, che poi è la stessa che conosce bene il governo quando, mentendo a telecamere accese, afferma che: “L’Italia non fa affari con finanziatori del terrorismo”. La verità che il governo non vuole dire è che l’Occidente – e il nostro Paese – fa QUOTIDIANAMENTE affari con questo o quel paese dell’area araba e nordafricana che, a targhe alterne, finanzia non solo le guerre ma anche i professionisti del terrore. Che UCCIDONO , seminano il PANICO nelle nostre strade e MINACCIANO la nostra sicurezza proprio CON LE ARMI CHE GLI VENDIAMO NOI! Le bombe uccidono quanto l’ipocrisia dei nostri governi!!!

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