Riduzione degli sprechi ed efficienza energetica: l’economia circolare
SPRECHI RIDOTTI ED EFFICIENZA ENERGETICA: ECCO COS’E’ L’ECONOMIA CIRCOLARE
Si chiama “economia circolare” ed è un sistema in cui la sostenibilità riveste un ruolo centrale. Cosa significa? Che i prodotti di scarto vengono ridotti al minimo e che i materiali vengono costantemente riutilizzati. Si tratta di uno dei principali obiettivi della strategia europea per fare del nostro Continente un luogo energeticamente efficiente. Un obiettivo alla nostra portata maanche molto ambizioso, dal momento che sono 2.5 miliardi le tonnellate di rifiuti (5 tonnellate a persona) prodotte in tutta l’Unione Europea. Un buon momento per ricordarcelo, tanto più che quella in corso è la settimana europea per la riduzione dei rifiuti.
I dati di EUROSTAT inoltre indicano che la percentuale di rifiuti urbani riciclati nei 28 stati europei è aumentata dal 31% del 2004 al 43% nel 2013. Con le dovute differenze fra gli stati membri, ovviamente. Perché mentre in Germania la percentuale di riciclo e riuso raggiunge il 65%, in Romania il dato si attesta su un deludente 3%. Anche la produzione di rifiuti varia da Stato a Stato: si passa dai 747 kg a persona in Danimarca ai 272 kg in Romania. Ma trasformare i rifiuti in risorse è possibile!
Uno degli strumenti fondamentali per la messa a punto dell’economia circolare sono ad esempio le date di scadenza sui prodotti alimentari; un elemento che ha un grande impatto sui consumatori moderni e sulle loro scelte. Sensibilizzare i cittadini europei sul modo in cui si interpreta un’etichetta sembra una piccola cosa, ma potrebbe portarci a risparmiare una enorme quantità di cibo e a ridurre lo spreco. Un esempio? Alcuni Stati membri hanno proposto di eliminare le date di scadenza su prodotti come il riso e caffè, che hanno notoriamente vita lunga nelle nostre credenze. Quanto spreco avremmo ridotto? Circa 100 milioni di tonnellate di cibo che ogni anno si consumano nel mercato europeo.