La Cina minaccia l’Europa con il marchio CE
SE LA CINA COPIA IL MARCHIO CE CHE GARANTISCE I CONSUMATORI EUROPEI E L’EUROPA TACE…
Lo vedete dappertutto, dagli elettrodomestici ai piccoli oggetti fino ai prodotti che consumate sulle vostre tavole. Il marchio CE (nato nel 1993) che simboleggia la qualità dei prodotti creati secondo gli standard europei – gli stessi che, in decenni di battaglie, l’Europa ha garantito ai suoi cittadini è entrato ormai a pieno diritto nella nostra vita quotidiana e nelle nostre case. Ma cosa succede se la mastodontica Cina decide di fare un marchio in tutto e per tutto simile a quello europeo, utilizzando non soltanto le stesse lettere (“China Export”) ma rendendolo simile anche nella “forma” al nostro caro “CE”? I prodotti cinesi hanno già invaso i nostri mercati da tempo con ogni tipo di replica e contraffazione, tanto che spesso è pressoché impossibile anche per gli occhi più esperti fare delle distinzioni. L’unica differenza infatti SEMBRA essere il costo – di gran lunga più “vantaggioso” rispetto a quello dell’articolo originale – ma questo è presto spiegato dalla qualità scarsa delle materie impiegate, dalle condizioni di lavoro nelle quali i prodotti vengono confezionati e dalla totale assenza di standard che tutelino la sicurezza del consumatore. Visto che di tutto avremmo bisogno, meno che di fattori che possano ingenerare confusione come il marchio cinese – di fatto identico a quello europeo – ho chiesto alla Commissione europea di specificare quali soluzioni intendesse o abbia già inteso avviare per preservare l’unicità del NOSTRO marchio e, con esso, la tutela e il consumo consapevole per i cittadini europei. Il rispetto degli standard e la garanzia della qualità sono le gambe su cui poggiano l’affidabilità europea e gran parte della nostra economia. Commettere leggerezze potrebbe rivelarsi fatale per tutti, da chi produce a chi consuma… Troppo spesso qualcuno si distrae, ma io sono sempre lì, sentinella dei cittadini!