24177024_909962049166119_152064177998646306_nDurante il mio incontro a New York con l’Ambasciatore italiano presso l’O.N.U., Sebastiano Cardi, ho denunciato la presenza delle fabbriche di armi in Italia di cui l’Arabia Saudita è tra i primi acquirenti.

Armi che vengono prodotte in Sardegna dalla RWM, e usate per foraggiare il conflitto in Yemen. Una guerra che colpisce i civili, fra cui molte donne e bambini, che ora vede l’ulteriore minaccia di un’incipiente epidemia di colera.

Ho chiesto all’Ambasciatore di utilizzare tutti i poteri in possesso delle Nazioni Unite per fermare le atrocità di un conflitto che viola le leggi e le convenzioni internazionali sui diritti umani.

L’O.N.U., secondo quanto riferito dall’Ambasciatore, sta utilizzando tutti gli strumenti in suo possesso per esercitare pressioni diplomatiche sui Paesi coinvolti. Nel frattempo sta facendo ogni passo necessario per la riapertura del porto in cui fino a oggi era stato imposto un embargo che impediva il passaggio di cibo e medicinali nel Paese colpito dalla guerra, e riguardo a questo potrebbero esserci notizie positive a breve.24131456_909962052499452_3092531554304369057_n

La sfida per porre fine alle violenze in Yemen è difficile, anche per gli interessi in gioco e la delicatezza dello scacchiere geopolitico che vede coinvolti, fra le altre, nazioni dotate di armi nucleari.
L’auspicio, manifestato anche dall’Onu è che, in nome della pace, la si possa vincere.

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