Allarme energy drink: i maggiori consumatori sono adolescenti e bambini
UN VOTO PER RENDERE MENO INVITANTI GLI ENERGY DRINK AGLI OCCHI DEI NOSTRI ADOLESCENTI E BAMBINI
Quante volte ci è capitato di cedere alla tentazione di bevande dalle promesse miracolose che abbiamo trovato in bar, supermercati, locali e tavole calde? Prodotti che vengono pubblicizzati come elisir in grado di aumentare lucidità mentale, concentrazione, riflessi e prestazioni sportive. Si tratta delle bevande energizzanti alle quali durante l’ultima sessione della plenaria a Strasburgo abbiamo voluto mettere un freno, votando a favore di una risoluzione che ha posto il veto alla proposta della Commissione di permettere la presenza, sulle etichette di questi drink, di indicazioni nutrizionali che ne promuovano la capacità di aumentare l’attenzione o la concentrazione. Alla base della decisione c’è soprattutto la volontà di tutelare la salute dei nostri giovani: studi dimostrano che il 68% degli adolescenti e il 18% dei bambini europei consumano regolarmente energy drink. Essendo dunque questa la fascia di largo consumo del prodotto, abbiamo voluto “depotenziare” la presa dei drink “miracolosi” sui più piccoli e assestare un colpo a un’abitudine che è sbagliata anche dal punto di vista alimentare. Oltre ad essere associate a cefalee, disturbi del sonno e problemi comportamentali, le bevande energizzanti arrivano a contenere, in 250 ml di prodotto, fino a 27 grammi di zucchero e 80 milligrammi di caffeina! Per una volta in Parlamento ha prevalso il buon senso.