In Messico verità e onestà si pagano con la vita. La tragica vicenda di Gisela Mota
IN MESSICO CHI DICE LA VERITÀ E DENUNCIA MALAFFARE E CORRUZIONE, PAGA CON LA VITA
Gisela Mota è morta. È morta dopo aver fatto il sindaco, per un solo giorno. Questa donna ha dedicato la sua intera campagna elettorale alla lotta ai narcotrafficanti messicani. E, appena eletta, non ha avuto scampo ed è stata barbaramente trucidata dagli uomini dei cartelli.
Era poco meno di un anno fa e, trovandomi in Messico per una missione ufficiale, già denunciavo l’insostenibile situazione che vive la gente comune in quel Paese. Una terra in cui i narcos controllano ogni cosa… E in cui la gente se va bene muore, e se va male sparisce senza che nessuno ne sappia più nulla. Perché lì è la corruzione a governare i rapporti fra le autorità. E dire cose di buon senso ha un prezzo: quello della vita. Ti costa la vita combattere il malaffare, prendere posizione contro i cartelli della droga, denunciare la corruzione della politica. Ti costa la vita DIRE LA VERITA’.
Io stessa durante la visita ufficiale, davanti al Senato messicano, ho detto in faccia a quei politici corrotti quel che TUTTI vedono. Ho messo in dubbio che i 43 studenti scomparsi della scuola di Ayotzinapa fossero stati vittime dei narcos, dei soli narcos. Perché chi aveva fermato il pullman dove viaggiavano tranquillamente quei ragazzi, erano poliziotti. Chi li aveva arrestati, indossava una divisa. E dopo quell’arresto, dei 43 studenti non si è saputo più nulla, e i vertici politici di Città del Messico se ne sono lavati le mani. “Sono stati i narcos, ci dispiace”, hanno detto. Una presa in giro!
Quel giorno in Senato, dopo aver semplicemente affermato cose normali, dopo aver parlato del diritto di quei poveri genitori di riavere indietro i loro ragazzi o almeno i corpi su cui piangere, dopo aver preteso la verità per il rispetto della dignità delle persone, quasi tutti i presenti in Aula sono venuti con la mano tesa e gli occhi lucidi a dirmi “grazie”. Alcuni senatori, gli usceri, gli studenti che sedevano in piccionaia. Un momento bellissimo, di speranza, che oggi che piangiamo Gisela voglio ricordare e condividere con tutti voi.
Per rendere un tributo alla forza di una donna che è diventata un’eroina perché HA DIFESO LA VERITA’ E L’ONESTA’. E facendo questo ha vinto, è stata eletta ed è diventata sindaco. Ed è morta, per questo. Ma quel che Gisela rappresenta non morirà mai. PERCHE’ ALL’ONESTA’ NON PUOI SPARARE.
http://www.beppegrillo.it/2016/01/graziegisela.html
Il VIDEO del mio intervento del Febbraio 2015 al Senato messicano:
http://regeneracion.mx/giulia-moi-eurodiputada-pone-en-ridiculo-al-priista-omar-fayad/