A WASHINGTON IL PRIMO INCONTRO CON L’AMBASCIATORE UE PRESSO GLI USA, DAVID O’SULLIVAN, PER FARE IL PUNTO SULL’ERA TRUMP
In questi giorni sono a Washington, dove sto prendendo parte all’81esimo incontro della Delegazione ufficiale del Parlamento europeo con gli Stati Uniti di cui sono membro (nome tecnico: TLD, Dialogo Legislativo Transatlantico). Moltissimi i temi sul tavolo e altrettanti gli incontri. Lunedì mattina abbiamo iniziato con un meeting con l’Ambasciatore UE presso gli Stati Uniti, David O’Sullivan, che ci ha introdotti all’attualità del governo Trump e ha fatto il punto sulle relazioni tra USA ed Europa dopo i due mandati di Barack Obama. Si è parlato della bufera, non solo mediatica, che si sta abbattendo sul team di Donald Trump, di cui fanno parte anche molti dei suoi famigliari, che sta creando un clima di incertezza su quali saranno i prossimi passi dell’amministrazione.
LA POPOLARITÀ DEL PRESIDENTE
Come viene percepito Trump dagli americani? Stando alle analisi di O’Sullivan, pare che il Presidente goda della fiducia dei cittadini, che percepiscono come positiva la lotta al NAFTA (il Trattato Commerciale di Libero scambio tra USA, Canada e Messico) avviato dal governo precedente, e le mosse in ambito di politica commerciale, più mirate allo sviluppo del mercato interno che all’espansione. Inoltre gli americani stanno percependo come reali le promesse fatte in campagna elettorale su abbassamento delle tasse, aumento dei livelli di occupazione e ripresa del sistema economico. La mancanza di diplomazia del Presidente, quindi, sembra non incidere sulla sua popolarità.
EQUILIBRI INTERNI AL PARTITO REPUBBLICANO
Come ricordato dall’Ambasciatore, le fratture rispetto a Trump si starebbero semmai consumando a livello politico interno, dove il Presidente non godrebbe del favore di tutti i Repubblicani. Ne è stato un esempio il recentissimo voto sul “Tax bill” (il provvedimento di alleggerimento fiscale alle imprese e altri soggetti), che nonostante sia stato approvato ha creato divisioni nel partito del Presidente per via dell’impatto che, a parere di alcuni, questa riforma potrà avere sul deficit.
RAPPORTI USA-UE NELL’ERA TRUMP
A differenza di quanto creduto inizialmente dalla burocrazia europea e di quanto discusso lo scorso anno sempre qui a Washington (Trump aveva da poco vinto le elezioni), i rapporti degli USA a guida Trump con l’Europa al momento non starebbero andando male. Alle relazioni sarebbe stata garantita continuità e il dialogo tra le due macroaree, anche sui temi di politica estera, non si sarebbe interrotto mentre in ambito commerciale si attendono evoluzioni.