NUOVA CENTRALE A CARBONE, INNALZAMENTO BACINO FANGHI ROSSI E INQUINAMENTO IN SARDEGNA: IL PROGETTO VIOLA UNA CONVENZIONE EUROPEA, LO METTE NERO SU BIANCO IL MIBACT!
Tutto era iniziato con il comunicato stampa con cui la Regione Sardegna aveva dato per “approvato” – a seguito di Conferenza dei Servizi – un piano di costruzione, da parte di Eurallumina S.p.A., di una centrale a carbone e dell’innalzamento dei bacini dei fanghi rossi nell’area tra Portoscuso e Portovesme (Sulcis). Di lì avevo immediatamente inviato una lettera ad alcune autorità – che avevano preso parte al processo autorizzativo – per avere più chiarimenti su quello che il buon senso spingerebbe qualunque cittadino onesto a considerare uno scempio. Fra i destinatari della mia lettera c’era anche il Mibact (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), l’unico ente che peraltro aveva opposto obiezioni al progetto mettendo in chiaro la sua palese violazione delle norme contenute nella Convenzione europea del Paesaggio. Ebbene, almeno da parte del Mibact una risposta è arrivata… E sentite quale! Nella missiva ufficiale pervenutami qualche giorno fa, il Ministero dichiara che risultano ancora mancanti le integrazioni già richieste ad Eurallumina, e ribadisce che ad essere violate sono norme EUROPEE, quali la Convenzione sul Paesaggio! Mentre attendiamo con ansia le risposte dagli altri destinatari della mia richiesta di chiarimenti, la cosa certa è che faremo di tutto per impedire che la nostra meravigliosa Isola diventi scena dell’ennesimo film dell’orrore: quello di una centrale a carbone e di una discarica di rifiuti pericolosi fronte mare.