DNA DEI SARDI SVENDUTO, L’AUTHORITY PER LA PRIVACY FACCIA CHIAREZZA E TUTELI I CITTADINI
Dodicimila campioni di Dna appartenenti a cittadini sardi sono stati venduti ad una società inglese ad un prezzo irrisorio. Per questo ho scritto una lettera al garante della privacy Antonello Soro, per capire se i donatori abbiano prestato il loro consenso a vedere alienato un dato così sensibile ad una società estera.
I campioni dei cittadini dell’Ogliastra erano stati raccolti dalla SharDNA S.p.A. allo scopo di studiare il patrimonio genetico per curare alcuni tipi di patologie. Chi ha donato parte del proprio patrimonio genetico lo ha fatto a una società A CAPITALE PUBBLICO e per scopi strettamente scientifici e di utilità collettiva.
Sarebbe gravissimo se, come appare dalle vicende di questi giorni, la PRIVATIZZAZIONE di tale patrimonio fosse avvenuta ALLE SPALLE DEI DONATORI, e ancor più se l’alienazione di un bene così prezioso fosse destinata ad un uso meramente commerciale. Su questo l’Autorità di garanzia per la privacy ha l’obbligo di fare chiarezza e avrà tutto il mio supporto da Bruxelles. L’epilogo di questa vicenda deve essere riscritto. Non possiamo abbandonare ancora una volta i cittadini alla disinformazione, all’ignoranza e al silenzio con i quali fino a oggi sono stati indegnamente trattati.
Ma è falso che la SharDNA fosse una società a capitale pubblico, il “pubblico” aveva meno del 10% delle azioni.
Solo Renato Soru ne deteneva l’82%. Passata nelle mani del San Raffaele è entrata nel fallimento di quella società.
Saluti
“Chi ha donato parte del proprio patrimonio genetico lo ha fatto a una società A CAPITALE PUBBLICO”, è ffalso: SharDNAè una SpA.
Il capitale pubblico era inferiore al 10% e la sociatà, acquistata dal San Raffaele è entrata nel fallimento di quest’ultimo.
Cordialmente
Alba Rosa
PS: è la seconda volta che posto l commento.