Brexit: ecco per cosa voteranno domani i cittadini del Regno Unito
“BREXIT”: ECCO PER COSA VOTERANNO DOMANI I CITTADINI DEL REGNO UNITO
I cittadini britannici domani saranno chiamati a una decisione importante che avrà effetti non soltanto sul loro futuro, ma su quello di tutta l’Europa: restare nell’Unione Europea oppure uscire. Le possibili ricadute in un senso o nell’altro sono molteplici e tutte soltanto ipotizzabili.
BREXIT: Nel caso di un’uscita della Gran Bretagna dell’Ue, si aprirebbe uno squilibrio che porterebbe Stati membri e UK a una serie di rinegoziazioni degli accordi bilaterali che fino a oggi hanno interessato il Paese in diversi ambiti: dall’economia all’immigrazione, dal welfare alla finanza. La procedura di uscita avverrebbe tramite l’utilizzo della “clausola di recesso” prevista dall’art. 50 del Trattato Ue. In breve, il premier Cameron notificherà l’esito al Consiglio europeo. Da qui dovranno passare almeno due anni, al termine dei quali, salvo richiesta di proroga del Consiglio, il recesso potrà avere effetto.
BREMAIN: Se i cittadini britannici optassero per un “remain” (ovvero restare nel quadro dell’Ue), gli accordi attuali resterebbero i medesimi e il Regno Unito manterrebbe comunque intatte le sue prerogative, come ad esempio il mantenimento della Sterlina come moneta per il Paese. Ma non è tutto, perché in questo caso il Regno Unito godrà di una sorta di “statuto speciale” ottenuto dal premier Cameron lo scorso 19 febbraio di fronte ai leader degli altri 27 Paesi Ue. Una sorta di patto per il quale il Paese resterà più laterale rispetto alle dinamiche europee, ma al contempo non eserciterà più veti a una maggiore integrazione dell’area euro (nessun veto sull’ingresso di un nuovo Stato nell’Ue, per fare un esempio).
Che i britannici decidano di uscire o di restare, il dato certo è che questa Europa non è stata in grado di fare in modo che a un’unione monetaria – che ha ampiamente dimostrato i suoi limiti!- se ne accompagnasse una politica e animata da un comune sentire.